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Torino. La lapide dedicata a Francesco De Sanctis
(1817-1883), Ministro della Pubblica Istruzione nel Regno d'Italia, fu
posta nel 1983, e poi ricollocata nel '96, sull'edificio in via San
Francesco da Paola presso il quale il letterato campano insegnò a
Torino. |
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Napoli. Targa di indicazione stradale nel centro
storico della città. |
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Zurigo. Eidgenössische Technische Hochschule, il
Politecnico Federale di Zurigo, la lapide si trova di fronte all'Aula
Magna. |
IN QUESTA CASA DEL COMUNE
NEL GENNAIO MDCCCLXXV
FRANCESCO
DE SANCTIS
CRITICO INSUPERATO
PATRIOTA-EDUCATORE-MINISTRO
AUSPICO' LA CONCORDIA DEGLI ANIMI E DEI PARTITI
_________________
AL
GENIO DELLA STIRPE
PRECURSORE DELLE GRANDI FORTUNE DELLA PATRIA
ROCCHETTA DA LUI CHIAMATA LA "POETICA"
...........................................
A RICORDO PERENNE AD AMMONIMENTO DEI CITTADINI
QUESTO MARMO DECRETO'
NEL CINQUANTENARIO DELLA MORTE
MAGGIO MCMXXXIV |
Rocchetta Sant'Antonio (Foggia). Lapide in onore
di Francesco De Sanctis |
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Napoli. Traguardando
il cortile d'ingresso del Liceo Vittorio Emanuele, si
vede il Forte di sant'Elmo, al di là degli alberi. L'insegna, dettata da
Francesco De Sanctis, è composta in un carattere fantasia ottocentesco
che, in qualche modo, contrasta con la sobrietà e l'autorevolezza del
luogo.
Da quando il Liceo fu
aperto (1861, "il primo Liceo-Ginnasio laico della città e del
Mezzogiorno dell'Italia unita") vi insegnarono, ad esempio, Giuseppe
Mercalli, Vittorio Spinazzola, Giovanni Gentile. Altrettanto illustre
l'elenco degli allievi, da Salvatore di Giacomo a Nicola Zingarelli, da
Ernesto Murolo a Riccardo Muti. |
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Castelvetere sul Calore (Avellino). In fuga dal colera,
suo malgrado, invocato dai familiari irpini, FRANCESCO DE SANCTIS in un
viaggio avventuroso giunge alla “FAMOSA TAVERNA DI SANTA LUCIA” che gli
appare come una salvifica Gerusalemme. Qui sosta e trova sollievo. La
generale povertà del luogo si trasforma in ricchezza ed egli si sente un
Re, che condivide la gioia e il gioco con avventori popolani in
meridionale spirito di fratellanza. (Francesco D’Episcopo). |
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Avellino. Francesco
De Sanctis, fervido sostenitore dell’indipendenza e dell’unità d’Italia,
arrestato e mandato in esilio per le sue idee di libertà, a cui fu
dedicata nel 1933 una lapide sulla facciata della Prefettura, in quel
palazzo che egli occupò dopo la nomina di governatore della città il 9
settembre 1860 da parte di Giuseppe Garibaldi. |
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