FOTO DELLA FESTA DI
SANTA LUCIA DEL 13 DICEMBRE |
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PER LA VISITA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI ALL'EMA DI MORRA DE
SANCTIS
Siamo venuti a conoscenza che proprio nel 34° anniversario del terremoto
dell’Irpinia, che tanti lutti e disastri ha determinato, il Presidente
del Consiglio dei Ministri ha deciso di visitare lo stabilimento della
EMA. E’ un avvenimento molto importante che bisogna saper valutare nel
suo significato. Renzi mantiene l’impegno di visitare le aziende
importanti e significative e la EMA è una delle aziende più importante
del Sud, è uno dei principali centri di produzione di microfusione in
superleghe per il mercato aeronautico.
Mi vengono alla memoria
le vicende di questi lunghi trentaquattro anni che hanno segnato lo
sviluppo della nostra provincia e delle zone interne. Dopo il terremoto
avemmo la fortuna di trovarci con una classe dirigente di alto livello
guidata dal ministro Salverino De Vito che
con freddezza e lucidità capì che non bastava ricostruire le abitazioni
senza dare una struttura economica alla provincia, senza poter
programmare uno sviluppo concreto capace di garantire occupazione in
loco ed evitare l’immigrazione.
Le zone interne, simbolo del degrado del Mezzogiorno, erano già
diventate protagoniste perché il problema del Sud aveva costituito un
problema politico importante tenuto in grande considerazione per attuare
una politica meridionalista e accorciare le distanze tra il Nord e il
Sud.
Dopo il terremoto si poté approvare una legge che consentì di applicare
una strategia di sviluppo con insediamenti industriali capaci di
determinare indotti vari, ma è indirizzo concreto di organizzazione
sociale. Si crearono vari nuclei industriali e vi furono vari
insediamenti, ma il più significativo fu appunto lo stabilimento EMA
nell’area industriale più idonea quella di Morra de Sanctis.
Ricordo le polemiche di quegli anni e le accuse in particolare alla
classe dirigente democristiana di voler “portare le industrie
in montagna”, che, secondo alcuni all’epoca era una scelta
anti-economica, velleitaria.
Le critiche in particolare erano rivolte all’On. Giuseppe Gargani che
insieme all’attuale presidente della Rolls Royce, il dott. Giuseppe
Ciongoli, operarono quella scelta e tennero duro dimostrando
lungimiranza e consapevolezza sulla scelta industriale e sullo sviluppo
della zona.
L’EMA è oggi l’unica azienda del Mezzogiorno in attivo e la quarta in
Europa per la tecnologia sperimentata in loco.
L’On. Gargani ha sempre operato con discrezione, ma in privato ha
dimostrato sempre la sua soddisfazione e il suo orgoglio per aver dotato
Morra di questa raffinata iniziativa che consente di produrre “palette”
per gli aerei di tutto il Mondo.
Le amministrazioni comunali dell’epoca sotto la guida del sindaco
Pagnotta e Di Santo hanno operato e collaborato fattivamente per mettere
Morra de Sanctis al centro di un polo che oggi è considerato ” pilota”
capace di guidare lo sviluppo dell’intera area territoriale.
A mio avviso se la crisi economica mondiale non avesse frenato lo
sviluppo, saremmo una provincia all’avanguardia, che invece ha
inevitabilmente risentito delle difficoltà nazionali ed europee. Credo
però che si possa dire che questo lungo processo di maturazione politica
e di strategie industriali consente oggi di poter ridare ai paesi
dell’Alta Irpinia il ruolo di programmazione così come previsto dal
presidente della Regione Stefano Caldoro.
Insomma insieme agli immigrati morresi in Svizzera festeggiamo un giorno
di soddisfazione che allontana le ombre della grandissima difficoltà
nella quale si trova l’Italia e ci dà una speranza di ulteriore riscatto
All’EMA e al suo management l’augurio e il compito di proseguire
verso migliori risultati ed ai giovani morresi l'augurio che possano
giovarsi di una così importante azienda per trovare un lavoro adatto a
loro e non dover emigrare come dovemmo fare noi tanti anni fa,
spopolando in questo modo di più il paese, ormai ridotto a poco più di
un migliaio di abitanti dai tremila e duecento quando partii io per la
Svizzera, Ci vorrebbero per questo più scuole professionali per istruire
i giovani nelle esigenze specialistiche dell'industria moderna, e dare
così nuove possibilità di impiego ai nostri giovani meridionali.
Soprattutto bisogna far capire alle famiglie che non servono tanti
professori che poi rimangono disoccupati, ma spesso, prendere la strada
di una professione o di un mestiere ripaga di più, perché ciò permette
ai giovani di impiegarsi in industrie, che nonostante la recessione,
sono ancora floride come l'EMA e anzi invece
di diminuire, aumenta la sua capacità produttiva.
Purtroppo, però, i giovani morresi in grado di entrare in questa
industria sono pochi, ci vorrebbe, appunto, più conoscenza professionale
industriale per trovare un impiego in queste ditte che ancora resistono
in Italia.
Gerardo Di Pietro
Salverino
De Vito (Bisaccia, 24
gennaio 1926 – Avellino, 12
dicembre 2010)
è stato un politico italiano.Ex ministro
del Mezzogiorno nel sesto Governo Fanfani, ex presidente della
Commissione Bilancio del Senato, ex sindaco di Bisaccia noto
soprattutto per essere stato l'ideatore della 44/86
sull'imprenditoria giovanile.
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